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FC Internazionale Milano 1908-La storia del club

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L'imperatore Adriano 10
view post Posted on 9/5/2007, 19:25     +1   -1




Il Football Club Internazionale Milano nasce al ristorante "L'Orologio" la sera del 9 marzo 1908 da una costola di 43 dissidenti del preesistente Milan Football and Cricket Club il quale, in seguito al divieto di far giocare calciatori stranieri, aveva deciso di non partecipare a nessun torneo nazionale. Il nome scelto per la nuova squadra vuole simboleggiare la volontà cardine della società: dare la possibilità a giocatori non italiani di vestire questa maglia. Tutt'ora l'Inter si contraddistingue ogni anno per avere in rosa una folta rappresentanza straniera.

L'Inter vince il suo primo scudetto nel 1910 a cui seguono delle stagioni fiacche; lo scoppio della Prima guerra mondiale interrompe ogni attività sportiva, che viene ripresa nel 1920, anno che vede l'Inter prevalere per la seconda volta.

Con l'arrivo del "Ventennio" l'Inter, simboleggiata in questo periodo dall'estro di Giuseppe Meazza, si trova costretta ad adeguarsi alle ragioni di partito: al PNF non piace il nome della società, troppo poco italiano e soprattutto drammaticamente uguale al nome della Terza Internazionale Comunista. Così nel 1928 l'Inter si fonde con l'Unione Sportiva Milanese e assume la denominazione di Società Sportiva Ambrosiana, poi mutata in Ambrosiana-Inter, che manterrà fino al 1945. Con questo nome vincerà tre scudetti (1930, 1938 e 1940) e la sua prima Coppa Italia, nel 1939.

Dopo la guerra, ci sono vari anni a corrente alternata, come un secondo posto nel 1948/49 della tragedia di Superga, dietro al Grande Torino, per poi arrivare alle due affermazioni consecutive del 1952/53 e del 1953/54 sotto la guida di Alfredo Foni. Grandi calciatori di quel tempo sono Benito Lorenzi, Lennart Skoglund e István Nyers.

Nel 1955 arriva alla presidenza Angelo Moratti. Dopo alcuni anni di assestamento, durante i quali Antonio Valentin Angelillo stabilisce il record di segnature per tornei a 18 squadre (ben 33 reti nel 1958/59), arriva all'Inter dal Barcellona il mago Helenio Herrera: nasce la Grande Inter di Giacinto Facchetti, Mario Corso, Luis Suarez e Sandro Mazzola, figlio del grande Valentino. Questa vincerà tre scudetti in quattro anni (perdendo il quarto allo spareggio contro il Bologna), tra cui quello della stella nel 1965/66, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali.

Nel 1968, alla fine del ciclo, se ne vanno sia Moratti che Herrera. La presidenza passa a Ivanoe Fraizzoli, che tornerà allo scudetto nel 1970/71, con Giovanni Invernizzi in panchina e con Boninsegna capocannoniere. Nel 1978 l'Inter vince di nuovo dopo 39 anni la Coppa Italia, trionfo ripetuto nel 1982, e nel 1980 il suo dodicesimo scudetto. Bordon, Altobelli, Beccalossi e Oriali le bandiere dell'epoca.

Nel 1984 diventa presidente Ernesto Pellegrini, che compra campioni come Karl Heinz Rummenigge e Vincenzo Scifo e porta a Milano l'allenatore Giovanni Trapattoni. Nel 1989 arriva un nuovo scudetto, con una squadra che firma il record di punti per il campionato a 18 squadre (58), e l'anno dopo la prima Supercoppa italiana. Nell'Inter dei record militano, tra gli altri, lo zio Giuseppe Bergomi, Aldo Serena, Nicola Berti, Lothar Matthäus. Il tedesco Jurgen Klinsmann arriverà invece l'anno dopo, dando, con Matthäus e Brehme, una matrice teutonica all'Inter di quegli anni.

Gli anni novanta portano gloria all'Inter solo in campo europeo: infatti, mentre in campionato generalmente stenta, dall'Europa, dove è per quattro volte finalista, arrivano tre coppe UEFA, di cui addirittura due contro le squadre della capitale, la Roma nel 1991 e la Lazio nel 1998.

Intanto, nel 1995, i Moratti tornano alla guida della società, che viene acquistata da Massimo, il figlio di Angelo. I risultati però non sono all'altezza degli investimenti del presidente, spesso maggiori rispetto a quelli delle altre squadre: nonostante la presenza di campioni di assoluto valore come Ronaldo, Christian Vieri e Roberto Baggio, la squadra non arriva mai oltre il secondo posto raggiunto solo nel 1997/98 e nel 2002/03. Nel 1998, in un'annata contraddistinta da forti polemiche sugli arbitraggi, lo scontro diretto è un controverso Juventus-Inter 1-0 del 26 aprile 1998, caratterizzato da una contestata decisione arbitrale riguardo un contatto tra Ronaldo e Iuliano in area bianconera, che ha addirittura provocato una discussione in Parlamento.

Il 2002 sembra essere l'anno buono per l'arrivo di uno scudetto che manca ormai da tanto tempo: in panchina c'è Hector Raúl Cúper e la squadra è convinta dei propri mezzi. Il sogno però si rompe all'ultima giornata, il 5 maggio, dopo un campionato condotto quasi interamente in testa: l'Inter perde 4-2 con la Lazio e si fa superare dalla Juventus e dalla Roma; l'anno dopo la squadra si piazza seconda, di nuovo dietro la Juventus, ed in campo internazionale raggiunge le semifinali di Champions League, dove viene eliminata nel derby dal Milan solo per le reti segnate in trasferta (0-0; 1-1).

Dopo altri anni a corto di vittorie, nel 2005, con Roberto Mancini in panchina, l'Inter giunge terza e vince la quarta Coppa Italia e, pochi mesi dopo, la seconda Supercoppa Italiana vincendo 0-1 a Torino contro la Juventus. Nella stagione successiva finisce terza, ma viene dichiarata campione d'Italia d'ufficio dalla FIGC a seguito del terremoto dovuto allo scandalo Calciopoli; inoltre vince di nuovo la Coppa Italia, in finale ancora contro la Roma. La stagione 2006-07 si apre con la vittoria della Supercoppa Italiana.

Il 22 aprile 2007 l'Inter conquista il suo 15° scudetto con 5 giornate d'anticipo, eguagliando un record, al termine di una stagione caratterizzata dal dominio incontrastato dei nerazzurri in campionato.


Record e curiosità storiche

A conclusione della Serie A 2006/07 l'Inter si è classificata 15 volte prima, 13 volte seconda e 15 volte terza. In quasi 100 anni di storia è terminata tra le prime tre nel 43% dei casi.
Dall'avvento del girone unico, l'Inter è stata 13 volte Campione d'inverno (1929/30, 1937/38, 1939/40, 1952/53, 1953/54, 1962/63, 1964/65, 1965/66, 1970/71, 1979/80, 1988/89, 2006/07).
L'Inter è l'unica squadra italiana ad aver sempre militato nel campionato di Serie A sin dal 1929, anno dell'istituzione del torneo a girone unico (75 partecipazioni).
L'Inter detiene il record di 17 vittorie consecutive in Serie A, stabilito fra il 25 ottobre 2006 (Inter - Livorno 4-1) ed il 25 febbraio 2007 (Catania - Inter 2-5).
A conclusione della stagione 1988/89, l'Inter ha totalizzato l'85,29% dei punti disponibili in Serie A (58 su 68, media inglese +7), record tuttora imbattuto.
L'Inter è l'unica squadra italiana ad aver vinto Scudetto, Coppa dei Campioni e Coppa Intercontinentale nello stesso anno, il 1965.
La squadra nerazzurra è finora l'unica ad aver vinto Supercoppa Italiana, Coppa Italia e campionato nello stesso anno. È avvenuto nella stagione 2005-06, quando dopo aver vinto la Supercoppa Italiana (alla quale partecipava come detentrice della coppa nazionale) e della Coppa Italia, si è aggiudicata il campionato per delibera FIGC.
L'Inter detiene il record italiano di 11 vittorie consecutive fuori casa in campionato, stabilito fra il 28 ottobre 2006 (Milan - Inter 3-4) e il 18 marzo 2007 (Ascoli - Inter 1-2).
Nel 1964 l'Inter è stata la seconda squadra italiana a vincere la Coppa dei Campioni, la prima a farlo senza subire sconfitte. È stata poi la prima italiana a vincere la Coppa Intercontinentale.
Nella stagione 2006/07 l'Inter si è aggiudicata il 15° scudetto con 5 giornate d'anticipo, record in comune con il Grande Torino (nel 1947/48) e la Fiorentina (nel 1955/56): allora però la vittoria valeva 2 punti.
Nel 2006/07 l'Inter ha vinto 15 volte in trasferta, nuovo record italiano. Il precedente record apparteneva alla Juventus 1949/50 con 14 vittorie. Nella stessa stagione i nerazzurri hanno vinto 28 volte, nuovo record italiano.
L'Inter è l'unica squadra italiana ad aver sconfitto i padroni di casa all'Highbury di Londra. Il 17 settembre 2003 ha infatti battuto l'Arsenal 0-3 in Champions' League.
Negli anni Sessanta l'Inter ha introdotto gli abbonamenti stagionali allo stadio per prima in Italia [2]
Il 30 luglio 1995 l'Inter è stata la prima società calcistica italiana a dotarsi di un sito internet, che nel 2002 risultava uno dei siti calcistici più visitati in Italia [3].
Il 20 settembre 2000 ha iniziato le trasmissioni Inter Channel, canale televisivo tematico dell'Inter, sulla piattaforma satellitare D+ (SKY dal luglio 2003).
Durante la stagione 2006/07 l'Inter raggiunge la media inglese più alta della storia con un +22 alla 30ª giornata[4], raccogliendo il 91% dei punti disponibili (79 su 87), e il distacco più grande sulla seconda (+20 sulla Roma).
Poiché in passato la maggior parte della tifoseria del Milan apparteneva alla classe proletaria ed era spesso immigrata, i rivali dell'Inter li apostrofavano come "casciavìtt" (cacciaviti). A loro volta i rossoneri chiamavano i cugini "bauscia" (gradassi), riferendosi a uno degli stereotipi della borghesia meneghina di cui la tifoseria nerazzurra era prevalentemente composta. Negli ultimi quarant'anni questo divario è andato appianandosi fino a essere ormai assente.

Risultati storiciVittorie consecutive in partite ufficiali (indipendentemente dalla competizione giocata): 11 partite (dal 28 novembre 1909 al 7 marzo 1910 e dal 25 ottobre al 2 dicembre 2006).
Stagione 1909/10


Inter - Juventus 1-0, 28 novembre 1909
Torino - Inter 3-4, 5 dicembre 1909
Inter - Genoa 2-0, 12 dicembre 1909
Pro Vercelli - Inter 1-2, 19 dicembre 1909
Inter - Ausonia 6-2, 2 gennaio 1910
U.S. Milanese - Inter 2-5, 16 gennaio 1910
Inter - U.S. Milanese 7-2, 30 gennaio 1910
Milan - Inter 0-5, 6 febbraio 1910
Inter - Andrea Doria 5-0, 20 febbraio 1910
Inter - Milan 5-1, 27 febbraio 1910
Andrea Doria - Inter 1-3, 7 marzo 1910
Valide per il Campionato 1909/10
Stagione 2006/07

Inter - Livorno 4-1, 25 ottobre 2006 (Serie A)
Milan - Inter 3-4, 28 ottobre 2006 (Serie A)
Spartak Mosca - Inter 0-1, 31 ottobre 2006 (Champions' League)
Inter - Ascoli 2-0, 5 novembre 2006 (Serie A)
Messina - Inter 0-1, 9 novembre 2006 (Coppa Italia)
Parma - Inter 1-2, 12 novembre 2006 (Serie A)
Inter - Reggina 1-0, 19 novembre 2006 (Serie A)
Inter - Sporting Lisbona 1-0, 22 novembre 2006 (Champions' League)
Palermo - Inter 1-2, 26 novembre 2006 (Serie A)
Inter - Messina 4-0, 29 novembre 2006 (Coppa Italia)
Inter - Siena 2-0, 2 dicembre 2006 (Serie A)



Campionato
Maggior vittoria: Inter - Vicenza 16-0 del 10 gennaio 1915.
In Serie A: Inter - Casale 9-0 del 10 settembre 1933.
Maggior sconfitta: Juventus - Inter 9-1 del 10 giugno 1961[5].
Maggior numero di reti in una stagione: 113 reti nel 1913/14.
In Serie A: 107 reti nel 1950/51.
Massima serie positiva: 33 partite (dalla 37ª giornata 2005/06 alla 32ª giornata 2006/07, con un bilancio di 25 vittorie e 8 pareggi[4]).
Massima serie negativa: 10 partite (dalla 7ª alla 16ª giornata del girone B - Lega Nord 1921/22 (campionato CCI), con un bilancio di 7 sconfitte e 3 pareggi).
In Serie A: 8 partite (dalla 22ª alla 29ª giornata 1947/48, con un bilancio di 5 sconfitte e 3 pareggi).
Vittorie consecutive: 17 partite (dalla 8ª alla 25ª giornata[4] 2006/07).
Sconfitte consecutive: 5 partite (dalla 21ª alla 25ª giornata 1947/48, dalla 10ª alla 14ª giornata 1955/56 e dalla 29ª alla 33ª giornata 1956/57).
Pareggi consecutivi: 7 partite (dalla 7ª alla 13ª giornata 2004/05).
Vittorie in una stagione: 28 nel 2006/2007.
Sconfitte in una stagione: 19 partite nel 1947/48.
Pareggi in una stagione: 18 partite nel 2004/05.
Cannoniere stagionale: 37 reti di Luigi Cevenini nel 1919/20.
In Serie A: 33 reti di Antonio Valentin Angelillo nel 1958/59.
Cannoniere in una singola gara: 7 reti di Luigi Cevenini (Inter - Vicenza 16-0 del 10 gennaio 1915 e Inter - G.C. Legnanesi 12-0 del 28 novembre 1920).
In Serie A: 5 reti di Giuseppe Meazza (Inter - Bari 9-2 del 9 gennaio 1938) e Antonio Valentin Angelillo (Inter - Spal 8-0 del 12 ottobre 1958).

Coppa dei Campioni/Champions League
Maggior vittoria: Inter - Dinamo Bucarest 6-0 dell'11 novembre 1964.
Maggior sconfitta: Inter - Arsenal 1-5 del 25 novembre 2003.
Cannoniere stagionale: 10 reti di Adriano nel 2004/05.
Cannoniere singola gara: 3 reti di Adriano (Inter - Porto 3-1 del 16 marzo 2004/05).

Coppa Italia
Maggior vittoria: Mantova - Inter 0-7 del 14 settembre 1958.
Maggior sconfitta: Parma - Inter 6-1 del 29 novembre 2000
Massima serie positiva: 28 partite (dagli ottavi di andata del 2003/04 alla semifinale di ritorno del 2006/07, con un bilancio di 18 vittorie e 10 pareggi).
Cannoniere stagionale: 9 reti di Boninsegna (1973/74) e Altobelli (1981/82).
Cannoniere singola gara: 5 reti di Firmani (Mantova - Inter 0-7 del 14 settembre 1958).

La rivalità con le "Merengues"
La squadra del Real Madrid si può considerare la rivale storica dell'Inter in campo internazionale: dal 1931 si sono fronteggiati in ben 22 incontri totali.

Tour Europeo 1931 - Internazionale - Real Madrid 2-3 (a Milano) (incontro amichevole)
Trofeo Mohammed V 1962 - Internazionale - Real Madrid 1-0 (a Casablanca) (incontro amichevole)
Finale Coppa dei Campioni 1963/64 - Inter - Real Madrid 3-1 (a Vienna)
Semifinali Coppa dei Campioni 1965/66 - Real Madrid - Inter 1-0; 1-1
Quarti di Finale Coppa dei Campioni 1966/67 - Inter - Real Madrid 1-0; 2-0
Semifinali Coppa dei Campioni 1980/81 - Real Madrid - Inter 2-0; 0-1
Quarti di Finale Coppa delle Coppe 1982/83 - Inter - Real Madrid 1-1; 1-2
Coppa del Presidente 1982 - Real Madrid - Internazionale 0-1 (a Guayaquil)
Semifinali Coppa UEFA 1984/85 - Inter - Real Madrid 2-0; 0-3
Semifinali Coppa UEFA 1985/86 - Inter - Real Madrid 3-1; 1-5 (dts)
Trofeo Fiorucci 1993 - Real Madrid - Internazionale 2-1 (a Londra) (incontro amichevole)
Trofeo Santiago Bernabéu 1993 - Real Madrid - Inter 2-2 (Inter ai rigori) (incontro amichevole)
Girone prima fase Champions League 1998/99 - Real Madrid - Inter 2-0; 1-3
Trofeo Pirelli 1999 - Inter - Real Madrid 2-3 (incontro amichevole)
Trofeo Santiago Bernabéu 2001 - Real Madrid - Inter 1-2 (incontro amichevole)








I presidenti dell'Inter


1908-1909 - Giovanni Paramithiotti
1909-1910 - Ettore Strauss
1910-1912 - Carlo De Medici
1912-1914 - Emilio Hirzel
1914-1914 - Luigi Ansbacher
1914-1919 - Giuseppe Visconti Di Modrone
1919-1920 - Giorgio Hulss
1920-1923 - Francesco Mauro
1923-1926 - Enrico Olivetti
1926-1929 - Senatore Borletti
1929-1930 - Ernesto Torrusio
1930-1932 - Oreste Simonotti
1932-1942 - Ferdinando Pozzani
1942-1955 - Carlo Masseroni
1955-1968 - Angelo Moratti
1968-1984 - Ivanoe Fraizzoli
1984-1995 - Ernesto Pellegrini
1995-2004 - Massimo Moratti
2004-2006 - Giacinto Facchetti
2006 - Massimo Moratti



Gli allenatori

1909-15 - Virgilio Fossati
1919-20 - Nino Resegotti e Francesco Mauro
1922-24 - Bob Spotiswood
1924-26 - Paulo Schiedler
1926-28 - Árpád Weisz
1928-29 - Josef Viola
1929-31 - Árpád Weisz
1931-32 - Istvan Toth
1932-34 - Árpád Weisz
1935-36 - Gyula Feldmann
1936 - Albino Carraro
1936-38 - Armando Castellazzi
1938-40 - Tony Cargnelli
1940-41 - Giuseppe Peruchetti e Italo Zamberletti
1941-42 - Ivo Fiorentini
1942-43 - Giovanni Ferrari
1945-46 - Carlo Carcano
1946 - Nino Nutrizio
1947-48 - Giuseppe Meazza
1948 - Carlo Carcano
1948 - John Astley
1949-50 - Giulio Cappelli
1950-52 - Aldo Olivieri
1952-55 - Alfredo Foni
1955 - Aldo Campatelli
1955-56 - Giuseppe Meazza
1956 - Annibale Frossi
1957 - Luigi Ferrero
1957 - Giuseppe Meazza
1957-58 - John Carver
1958 - Giuseppe Bigogno
1959-60 - Aldo Campatelli
1960 - Camillo Achilli
1960 - Giulio Cappelli
1960-68 - Helenio Herrera
1968-69 - Alfredo Foni
1969-71 - Heriberto Herrera
1971-73 - Giovanni Invernizzi
1973 - Enea Masiero
1973 - Heriberto Herrera
1974 - Enea Masiero
1974-75 - Luis Suarez
1976-77 - Giuseppe Chiappella
1977-82 - Eugenio Bersellini
1982-83 - Rino Marchesi
1983-84 - Luigi Radice
1984-86 - Ilario Castagner
1986 - Mario Corso
1986-91 - Giovanni Trapattoni
1991 - Corrado Orrico
1992 - Luis Suarez
1992-94 - Osvaldo Bagnoli
1994 - Giampiero Marini
1994-95 - Ottavio Bianchi
1995 - Luis Suarez
1995-97 - Roy Hodgson
1997 - Luciano Castellini
1997-98 - Luigi Simoni
1999 - Mircea Lucescu
1999 - Luciano Castellini
1999 - Roy Hodgson
1999-01 - Marcello Lippi
2001 - Marco Tardelli
2001-03 - Héctor Raul Cúper
2003 - Corrado Verdelli
2003-04 - Alberto Zaccheroni
2004-oggi - Roberto Mancini





La maglia nerazzurra

Storia della divisa ufficiale

L'ideatore dell'emblema interista è il grafico e pittore Giorgio Muggiani, socio fondatore del club nonché segretario della società. Egli, proprio mentre la secessione dal Milan diventa realtà, elabora un moderno logo in cui, su campo dorato, sono intrecciate le lettere bianche FCIM (Football Club Internazionale Milano), delimitato da un cerchio nero e uno azzurro, colori che simboleggiano la notte ed il cielo; il nerazzurro a bande verticali diviene la tinta delle divise ufficiali della società.
Maglia e colori sociali cambiano però nell'estate del 1928 insieme al nome ("Società Sportiva Ambrosiana"). La divisa ufficiale diviene bianca rossocrociata (colori di Milano) e segnata dal Fascio littorio. Dal Campionato successivo e fino all'estate 1932 si ritorna alle fasce verticali nerazzurre, affiancate però ai colori della U.S. Milanese con cui l'Inter si è fusa: inizialmente si sceglie un emblema circolare a scacchi bianconeri, poi per far spazio allo Scudetto vinto, alle maglie tali scacchi vengono spostati sul colletto della maglia.

A proposito di divise ufficiali, nella Coppa UEFA del 1998 e nelle Champions League del 2005 e del 2006 è stata adottata la terza divisa ufficiale quale prima maglia. Scelta nel 1998 per motivi di sponsor (le fasce orizzontali così colorate ricordano gli pneumatici prodotti dalla Pirelli) la sua riadozione è dovuta a motivi scaramantici legati alla vittoria in Coppa UEFA. Nell'attuale stagione è stata abbandonata ed è stata sostituita da una prima divisa a dorso nero.

L'Inter, su proposta di Massimo Moratti, ha ritirato la maglia numero 3 in seguito alla morte del Presidente Giacinto Facchetti, avvenuta il 4 settembre 2006. Il 3 era infatti il numero che l'aveva designato durante la carriera. L'ultimo possessore del 3 è stato Nicolas Burdisso, che ora ha la maglia numero 16.


Gli sponsor

Inno Hit (1981/82)
Misura (dal 1982/83 al 1990/91)
FitGar (1991/92)
Fiorucci (1992/93 al 1994/95)
Pirelli (dal 1995/96).
Nella stagione 2005/06 per ragioni commerciali il logo dello sponsor Pirelli è stato sostituito in alcune partite da altre diciture, come "Pirelli Gomme" in cinese e "Pirellifilm.com". La particolare dicitura in cinese è stata poi riproposta nella stagione 2006/07.


La polisportiva Inter
Per un breve periodo, durante gli anni venti, l'Inter fu una società polisportiva con squadre iscritte ai campionati nazionali di calcio, basket e rugby: nel 1928, nella fusione con l'Unione Sportiva Milanese che avrebbe dato vita all'Ambrosiana, oltre alle maglie con la croce arrivò anche la sezione di rugby, che venne anch'essa battezzata Ambrosiana Milano. Nel 1929 e nel 1930 la squadra vinse i primi due campionati nazionali; nello stesso 1930 però la società polisportiva venne disciolta e l'Ambrosiana Rugby cambiò nome in Amatori Rugby Milano, divenendo autonoma. Conservò però l'intera struttura societaria e il parco giocatori, oltre che i diritti e i titoli sportivi, tra cui i 2 scudetti vinti.

Un'Internazionale di basket inoltre partecipò alle primissime edizioni del campionato di basket, vincendo l'edizione del 1923.

Nel 1950 l'Inter tornò una polisportiva cooptando nelle sue fila il più glorioso club italiano di hockey su ghiaccio, l'Hockey Club Milano, che divenne l'H.C. Milano-Inter. Divenne campione d'Italia nel 1950, 1951, 1952 e 1954 e vinse la Coppa Spengler, una sorta di antesignana della Coppa Campioni d'Europa di hockey nel 1953 e 1954, prima di sparire nel 1956 per problemi economici e fondersi con l'altra squadra di Milano.


Tifoseria

Curva Nord del MeazzaIl concetto di tifoseria organizzata allo stadio è stato introdotto a Milano da Helenio Herrera negli anni Sessanta[2].

La Curva Nord è il settore dello stadio dove la tifoseria interista si schiera durante le partite; essa è divisa in vari gruppi ultras, tra cui: Boys San 1969, Pessimi Elementi 2000, Viking 1984, Bulldogs 1988, Ultras, Imbastisci 1990, Irriducibili 1988, Monkey, Brianza Alcoolica 1985, Decisi, Milano Nerazzurra 1979, Asterix 2004, Boys Roma 1978, Squilibrati 2006, Fò Dè Cò 2000 e Last Flag 2004.

Le presenze allo stadio arrivano all'apice, arrivando sempre intorno all'esaurimento dei posti, quando ci sono le sentitissime sfide con le rivali storiche: il "Derby di Milano" contro il Milan e il "Derby d'Italia" contro la Juventus.


InnoL'inno dell'Inter si intitola C'è solo l'Inter, canzone ideata, composta e prodotta da Elio per l'etichetta Hukapan risalente al 2002. Di seguito le informazioni complete:

Graziano Romani - voce e cori
Elio - piano, chitarra e cori
Fabrizio "Tede" Tedeschini - chitarra elettrica
Francesco Germini - organo e cori
Alex Class - basso
Max Baldaccini - batteria
C'è solo l'Inter è dedicata a Peppino Prisco e i proventi ricavanti dalla sua vendita sono stati devoluti a sostegno dell'attività di Emergency.

Risalente al marzo 1984 è invece un vecchio inno, chiamato Cuore Nerazzurro, composto dallo storico gruppo musicale dei Camaleonti.

Pazza Inter è invece una canzone cantata dai giocatori stessi, registrata il 22 agosto 2003 negli studi del network radiofonico RTL 102.5, che fa parte di Inter Compilation, progetto discografico pubblicato dall'etichetta DinDonDan e distribuito da Sony Music Italia contenente brani dedicati al mondo del pallone. La realizzazione di Pazza Inter è stata curata da Paolo Barillari e Dino Stewart (testo), Goffredo Orlandi (musica), Luca Vittori (digital editing), e sulle sue note è stato registrato un video che mostra i calciatori durante la registrazione e in varie scene di una giornata-tipo al centro sportivo. Pazza Inter ha ormai sostituito l'inno negli usi tipici, come la trasmissione allo stadio prima delle partite casalinghe.







 
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